sabato 23 aprile 2011

MUSIC FOR ELEVEN INSTRUMENTS

MUSIC FOR ELEVEN INSTRUMENTS
Sala Lomax
23 Aprile, ore 22
Ingresso € 5


Anche se il nome potrebbe far pensare a un'orchestra o a un gruppo di non pochi membri, la musica di Music For Eleven Instruments è composta, suonata e registrata da Salvatore Sultano originario di Gela, paese del sud della Sicilia, che dopo l'esperienza con i Flugge, decide di intraprendere questo progetto solista, rianimando quegli 11 strumenti disseminati nelle stanze di casa sua.
Strumenti a corda, percussioni, voci ed elettronica popolano, infatti, i brani di "Business Is A Sentiment", disco in uscita per Red Birds Record. Accanto a melodie fiabesche, che richiamano atmosfere adolescenziali e colori primaverili, convivono e si mescolano allegramente tradizione e brit-pop, elettronica e sonorità orientali.
Salvo, con spiccata impostazione cantautoriale, è artefice di una forma canzone che vede alternarsi ritmi acustici, percussivi ed elettronici in un percorso estremamente ricco e variegato quanto armonico ed omogeneo. L'andamento dei brani a tratti richiama l'incedere di quelle bande di paese sguinzagliate per strada a sottolineare un momento particolare di festa, ma velato, al tempo stesso, da un retro gusto malinconico. Nella Sicilia schiacciata da 1000 problemi nella morsa politico-mafiosa, i momenti di sogno e di speranza sono spesso turbati dalla visione di una società che perde giorno dopo giorno i propri diritti. Così come, il fatto di vivere in una città in cui i fumi della raffineria costringono la vitalità di un uomo ad essere reclusa in una stanza, ha decisamente il suo impatto sulla sensibilità dell'autore.
Ma Salvo Sultano affronta la vita con consapevole leggerezza, la stessa che pervade i brani di Music For Eleven Instruments.




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sabato 16 aprile 2011

WAINES @ Sala Lomax - "STO RELEASE SHOW"

WAINES - "STO RELEASE SHOW"

Tornano i WAINES a Catania, ancora una volta alla premiata Sala Lomax!

L'occasione è di quelle da non perdere: lo show di presentazione del nuovo disco "STO", undici tracce nuove fiammanti realizzate in questi primissimi mesi del 2011 e che vedono la partecipazione -con un mix al fulmicotone- del produttore americano Mario J McNulty, firma di vari dischi di David Bowie, Lou Reed, Raveonettes, Nine Inch Nails, Angelique Kidjo (con la quale ha vinto un Grammy), Anti-Flag e altri.

Nella simbologia numerica dei WAINES, "STO" significa “tre”. E tre è il leit-motiv del nuovo album della band palermitana. Tre, come il numero dei lavori discografici che hanno all’attivo. Tre, come gli uomini volanti della copertina. Tre, quante sono le settimane di scrittura e lavorazione complessiva del disco. Tre, quanti sono i WAINES.

"STO" è stato prodotto dagli stessi WAINES - Fabio Rizzo, Roberto Cammarata e Ferdinando Piccoli - ed è stato registrato tra il The Cave Studio di Daniele Grasso e altri luoghi ameni e/o sotterranei della Sicilia.
A suggellare la produzione, il mix di Mario J McNulty e il mastering presso il Golden Mastering in California.

Anche l’artwork del disco è stato sviluppato come una vera e propria opera inedita dall’artista palermitano Adalberto Abbate (www.adalbertoabbate.com), che ha declinato il tema del “tre” ricorrendo al rimaneggiamento di fotografie dai soggetti più disparati.

Il disco esce in Italia l'11 aprile 2011 distribuito da Audioglobe.
A maggio esce anche in Olanda (distr. Dying Giraffe) e in Germania, Austria e Svizzera (distr. Alive).


I N G R E S S O : 5 €

S T A R T: h 22.00



Al banchetto del merchandising sarà possibile aquistare:

STO (il nuovo disco) a soli 12 €

STU (il vecchio disco) a soli 10 €

STO + STU (il nuovo + il vecchio) a soli 20 €

MAGLIETTE (di tutte le taglie e colori) a soli 10 €


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lunedì 11 aprile 2011

Studio per Guarattelle e Cunto di due kamikaze

Studio per Guarattelle e Cunto di due kamikaze


DI E CON GASPARE NASUTO E ALESSIO DI MODICA

L’incontro tra Alessio Di Modica e Gaspare Nasuto, si fonda sulla conoscenza e l’utilizzo di tecniche antichissime teatrali, il “Cunto” siciliano e “Le guarattelle” napoletane intesi come nuovo linguaggio espressivo e contemporaneo che parte dalla tradizione ma perde nettamente e rifiuta i confini folclorici, per trasformarsi in viaggio vibrante verso una piena restaurazione del codice antico teatrale.

Attraverso le storie dei samurai, della seconda guerra mondiale, dei kamikaze, della caduta dell’impero nipponico e della ritualità spirituale lo spettatore vivrà l’attualità dei temi trattati, la ferocia degli ideali e l’importanza della salvaguardia della memoria collettiva, contro ogni negazionismo in nome di un concetto di nazione o religione.

 L’Idea:
Di Modica, Nasuto, Mishima, un siciliano, un napoletano, un giapponese: cosa accomuna in scena i tre? Il Cunto e la “sicilianità”, Le guarattelle e la “napoletanità”,
Il Giappone e la “ritualità”. L’Etna, il Vesuvio e il Monte Fuji.
La storia degli uomini non permette semplificazione o etichette. Di Modica e Nasuto, affrontano gli scritti di Mishima con ironia popolare e il gusto del gioco per accorgersi che la sua opera può essere restituita al pubblico oltre gli apparati ideologici. Attraverso le storie dei samurai, della seconda guerra mondiale, dei kamikaze, della caduta dell’impero nipponico e della ritualità spirituale lo spettatore vivrà l’attualità dei temi trattati, la ferocia degli ideali e l’importanza della salvaguardia della memoria collettiva, contro ogni negazionismo in nome di un concetto di nazione o religione.

Gli Artisti:

Gaspare Nasuto burattinaio, inizia la sua attività nel 1989, ha partecipato ai maggiori festival teatrali nel mondo che gli sono valsi riconoscimenti e premi per la nuova poetica visione delle guarattelle napoletane, gli antichi burattini napoletani.

Alessio Di Modica: cuntista e clown, si distingue nel panorama nazionale teatrale per il narrare storie rivolte all’impegno civile verso il proprio territorio, Augusta(SR) il polo petrolchimico più grande d’Europa. Attraverso un uso contemporaneo del cunto la narrazione di questi luoghi in questi anni ha raccontato la storia universale della globalizzazione

Note di regia

In una notte piovosa di inizio primavera, Mishima e il professor Kimura, chiusi in un appartamento di Tokio organizzano una seduta spiritica, lo scopo è evocare gli Spiriti eroici della seconda guerra mondiale. Chi meglio di un guarattellaro può mettere in scena nel teatrino una rievocazione di morti in una notte di tempesta?
Quante battaglie Pulcinella ha fatto contro la Morte? Ma stavolta Pulcinella non c’è!

Le teste dei burattini, con lignei occhi orientali, evocano gli spiriti dei giovani kamikaze. Ma per uno scherzo del destino o come lo stesso Mishima dice “E’ opportuno discernere i veri dai falsi spiriti”, irrompono sulla scena due esseri soprannaturali, un siciliano e un napoletano. Due anime che da sempre vagano e si arrangiano intrufolandosi in sedute spiritiche, spacciandosi per i defunti evocati, armati del loro corredo “professionale” fatto di parrucche e nasi finti, oggetti vari e improbabili costumi.
I testi originali di Mishima utilizzati nei dialoghi degli attori assumono significati via via esilaranti e svelano l’impietoso compito dei due: riuscire a fuggire dalla seduta spiritica dello scrittore giapponese.
La tempesta incalza, il professor Kimura è in trance, Mishima pone domande ai fantasmi in preda all’enfasi, vuole ascoltare la voce degli spiriti eroici, vuole conoscere le avventure dei piloti giapponesi morti in battaglia, ragazzi lanciati a folle velocità contro le navi americane.
I due spiriti-attori-trasformisti capiscono la pericolosità di quella notte, devono fuggire, liberarsi dall’oppressione mentale di Mishima e decidono di accontentarlo, mettendo in scena l’attacco dei kamikaze.
La scena concitata e spettacolare si evolve con la trasformazione del teatro dei burattini in aereo da combattimento. Un attacco di centinai di aerei di carta invade il pubblico, gli attori indossano tutto quello che hanno a disposizione per diventare piloti, la battaglia comincia.
Nemmeno questo placherà le richieste morbose di Mishima che tornerà, ancora più ossessionante a domandare altre storie.
I due intuiscono che solo l’ultimo racconto, il suo testamento spirituale, Pattriottismo, potrà mettere fine al loro incubo e farli uscire da quella stanza.

L’antica tecnica del Cunto siciliano, presta la sua cellula drammaturgica fatta di combattimenti, spade affilate, sangue e morte, ma stavolta non ci sono i paladini! Si racconta la sanguinolenta storia del Seppuku attuato dal giovane tenete Takeyama e dalla moglie Reiko (protagonisti di Patriottismo), antico rito giapponese del suicidio.
Mishima e il professor Kimura spariscono, i due spiriti dopo tante peripezie sono liberi di tornare a casa.

una co-produzione di Area Teatro, Lapis e Lomax

lunedì 4 aprile 2011

"Improvvisatore Involontario meets Improvvisatori Volontari"

"Improvvisatore Involontario meets Improvvisatori Volontari" 
(open session/jazz obsession)
Sala Lomax
8 Aprile, ore 22


Il collettivo irriverente presenta una serata articolata in 5 o 6 miniset da 20 minuti ciascuno dove si alterneranno dei gruppi formati in anticipo sulla base dei musicisti iscritti. Le formazioni saranno create da Improvvisatore Involontario 30 minuti prima dell'inizio in modo che ogni set abbia una connotazione timbrica e strumentale differente. Non è una Jam Session. Non si suoneranno brani o standard jazz: la musica che si suonerà sarà totalmente estemporanea ed improvvisata.
Ci sarà a disposizione un impianto con monitor e microfoni, una batteria ed un ampli per basso: per il resto portatevi strumenti ed amplificatori.
Per partecipare iscriversi mandando una email con nome, cognome, strumento a: info@improvvisatoreinvolontario.com
Ingresso gratuito, donazione libera.