La Lomax ³ e Kina snc presentano:
Il re della morte - il cinema di Jorg Buttgereit
- 20 gennaio: Der Todesking (1990) ore 22 Ingresso libero
Recensione:
De Todesking è un tentativo da più parti centrato di riconsegnare la morte al mitologema e alla sua indicibilità, limitandosi a contemplare il suicidio con tutto il temibile amore di chi scherza sul serio, lasciandolo nelle mani di una trasfigurazione e di un filtro gioioso/giocoso; l'ottica, magica e imprevedibile, dell'infanzia. Tant'è vero che non c'è traccia residuale di malizia nella fabula. Perché JB ha compreso che per parlare seriamente della morte occorre tornare bambini. Giocoforza.
I 7 aneddoti messi in scena e i 7 (e più) corpi tolti di scena appartengono alla bambina che apre e chiude il film, cioè ad un alone di purezza ed ingenuità scevro di ghirigori intellettualoidi (...pazzesco come i più si siano accaniti su questa scelta, tacciandola di snobismo e trovandola troppo involuta, concettuale e cervellotica), quella purezza secondo cui il suicidio non appartiene all'ego o alla volontà, quella purezza per cui il suicidio non è altro che un'entità demiurgica che fulmina la lampadina dell'interesse per la vita, una divinità del riposo, "il sovrano che fa decidere ai suoi sudditi di non volerne sapere più niente della vita".
www.davinotti.com
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