Giöbia
Sala Lomax
18 Febbraio, ore 22
Ingresso € 4
Il gruppo prende il nome dalla "Giöbia ", termine brianzolo che indica la strega o il giovedì, giorno in cui le streghe si incontrano per le loro danze: è in questa chiave magica e fiabesca che si delinea il loro stile, un melting pot di psichedelia, folk, dance, rock, elettronica e pop.
Nella musica dei Giobia si trovano sia strumenti etnici (sitar, bouzouki, oud, darbuka, didjeridoo...) che moderni (chapman grand stick, vocoders, teremin...) amalgamati in forma evoluta e popolare al tempo stesso.
Dopo numerose esibizioni di valore (Arezzo Wave, Viva/Rete A, Tele +, Radio Popolare...) i Giobia firmano per la casa discografica londinese Silent Revolution che ha pubblicato il cd "Beyond the stars", anticipato dal singolo "Caught in analogic memories", importati in Italia da Ethnoworld.
"Beyond the stars" è stato masterizzato da Jason Howes, sound engineer dei Faithless, negli studi Premises di Londra (Blur, Badly Drown Boy, David Gray, Kula Shaker...).
Dopo l'esordio discografico "Beyond the Stars" il quartetto milanese Giöbia torna con un nuovo disco intitolato "Hard Stories", registrato all’Outside Inside studio di Montebelluna (Treviso)
100% in analogico. che parla indifferentemente la lingua della Londra psichedelica e della San Francisco acida, anno di grazia il 1967 del 'flower power'. Con un organo dalla timbrica caldissima, una sezione ritmica ben affiatata, una chitarra inacidita a puntino, una voce gentilmente psicotica e tocchi di colore offerti da sitar e bouzouki.
I Giöbia sono:
Stefano Basurto: vocals, guitars, sitar, bouzouki
Saffo Fontana: organ, violin, vocals
Paolo Basurto: bass
Stefano Betta: drums
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